Una mattina di qualche anno fa sono sceso dal battello al pontile dell’isola di San Servolo. Faceva caldo, un bel caldo primaverile, la brezza profumava di laguna, i raggi del sole rimbalzavano sull’acqua illuminando i grandi edifici bianchi a strapiombo. Un’enorme pianta di aloe contendeva il piacere di un “benvenuto” alla palma cresciuta poco distante. Sembrava un gioco di pietra e natura emerso dall’acqua per ammirare da un’angolazione privilegiata la laguna, l’incantevole bacino di piazza San Marco e il profilo dei palazzi veneziani...
...continua nella sezione LIBRI.
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