«Educare le ragazze per combattere la povertà»
è il messaggio che verrà lanciato domani, durante la giornata mondiale della popolazione promossa dall’United Nations Population Fund (UNFPA), l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove il diritto di ogni essere umano di godere di una vita in buona salute e di eque opportunità sociali. Secondo l’agenzia le donne, come agenti economici, sono indispensabili per sconfiggere gli effetti della crisi economica che, iniziata come crisi finanziaria nei paesi ricchi, si è trasmessa ai paesi più poveri, diventando una grave minaccia per lo sviluppo.
Nella presentazione dell’agenzia si legge che le donne, più degli uomini, tendono ad investire le proprie risorse nel settore della sanità e nell’istruzione dei propri figli. Gli investimenti nei settori della spesa pubblica, dell’istruzione, della cura dei bambini e dei servizi sociali contribuiscono a mitigare l’impatto della crisi su tutta la famiglia, aumentando così la produttività e migliorando l’economia.
L’UNFPA rende disponibile online un’interessante documentazione nella quale spiega in che modo il ruolo delle donne, specialmente nei paesi in via di sviluppo, sia fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Per il benessere generale è necessario investire su di loro, garantendo un’adeguata istruzione e progetti che agevolino la loro emancipazione.
Anch’io, durante un periodo di permanenza in Africa, ho notato che le donne erano il reale perno della società. Assumono infatti un ruolo centrale nella gestione familiare, attraverso la cura dei figli e dell’alimentazione, e nel contempo si prodigano nelle numerose attività artigianali e di piccolo commercio che garantiscono il sostentamento della famiglia.
Sono certo quindi che il messaggio che viene trasmesso in questa giornata è corretto e se su di esso si baseranno le prossime politiche dello sviluppo, sarà possibile affrontare con efficacia questo periodo particolarmente complesso.
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